Se si desidera un etere vero e proprio (l'etere di petrolio è una miscela di alcani nella terminologia chimica rigorosa, probabilmente esani), le sostanze facili da reperire e che si comportano in modo del tutto equivalente sono l'MTBE (metil-ter-butil-etere) e il diisopropil-etere, il cui punto di ebollizione è però più alto, ma questo li rende più sicuri da usare rispetto al dietil-etere (noto comunemente come etere). Il post qui sopra è quello effettivamente utile, solo che bisogna fare attenzione allo spirito bianco, al toluene e allo xilene che hanno punti di ebollizione superiori a 100°C e quindi possono complicare le procedure di evaporazione in assenza di un evaporatore rotante. Se si utilizza l'acetato di etile, non estrarre mai soluzioni fortemente acide o alcaline con esso e anche se il pH non è estremo (5,5-8,5) basta muoversi rapidamente. So che è sicuro estrarre con l'acetato di etile la 5MeOTriptamina che ho ottenuto a partire dal cloridrato ma con il carbonato di K/Na come base invece dell'idrossido. Poiché l'AcOEt è un estere, si idrolizza facilmente all'acido e all'alcol da cui è stato ottenuto se il pH è troppo alto o troppo basso (acido acetico ed etanolo in questo caso, entrambi creeranno un pasticcio che si risolverà solo con un solvente adatto che sia insensibile al pH). Se avete fatto un pasticcio e non c'è separazione, non siate sciocchi e buttate via tutto: qui siamo in molti ad aiutarvi. Molti principianti si arrabbiano e buttano via la loro miscela che in realtà può essere salvata con le preziose informazioni mancanti.